Voci e suoni si fondono in un delicato amalgama
A Filetta/Paolo Fresu/Daniele Di Bonaventura «Danse Mémoire, Danse», Tǔk Music, 2018, 1 CD.
Disco denso e delicato, questo lavoro titolato “Danse Mémoire, Danse” rinnova l’affinità espressiva raccolta nei dialoghi tra la tromba e il flicorno di Paolo Fresu e il bandoneon di Daniele di Bonaventura da una parte e, dall’altro l’originale impasto del gruppo vocale còrso A Filetta, composto da Jean-Claude Acquaviva, Paul Giansily, François Aragni, Stéphane Serra, Jean Sicurani, Maxime Vuillamier. Un connubio che avevamo già conosciuto in occasione dell’album “Mistico Meditteraneo” uscito nel 2011 per ECM, e che ora rinnova il fascino di un amalgama timbrico originale, capace di valorizzare una scelta estetica mai scontata come quella rappresentata dal filo conduttore che traccia la selezione di canti proposta anche in questa occasione. Se in “Mistico Meditteraneo” le atmosfere erano pervase da un sapore arcano, il racconto tratteggiato nei quattordici brani qui raccolti coniuga la profondità dei profili di isolani patriottici anche se di estrazione differente quali il poeta e drammaturgo Aimé Cèsaire, e Jean Nicoli – ex maestro elementare tornato dal Senegal in Corsica per partecipare alla resistenza nella Seconda Guerra Mondiale – ad una musica originale che Fresu e Bonaventura cesellano con gusto rodato. Un carattere che scaturisce dalla lunga conoscenza reciproca condivisa dai due musicisti, e che anche in questa occasione riesce a generare disegni armonico-timbrici suadenti, una materia musicale in grado di valorizzare l’impasto vocale espresso dal gruppo polifonico che accompagna in questo viaggio dal tracciato espressivo accurato. Un’affinità di rara efficacia che emerge dall’ascolto dei brani, dall’iniziale “I vostri sguardi” al conclusivo “La costruzione delle cose”, in una sorta di ideale racconto di sensazioni, dove voci e suoni si fondono con una naturalezza delicata e coinvolgente. (© Gazzetta di Parma)