Tribute to Bird
Rosario Giuliani e Pietro Lussu «Tribute to Bird», Emme Record 2021.
Unendo i loro strumenti Rosario Giuliani (sax alto) e Pietro Lussu (pianoforte) riversano in questo recente lavoro discografico un tributo alla musica e alla figura di un punto di riferimento della storia del jazz qual è Charlie Parker. Al di là dei possibili rimandi e differenziati riferimenti alle vette estetiche ed espressive raggiunte nella sua parabola artistica dallo stesso Bird, quello che pare lo scopo di questo disco è piuttosto una rilettura del lascito del grande sassofonista che trascende l’omaggio fine a sé stesso ma ne declina l’ideale riferimento in una rivisitazione nella quale il dato stilistico diviene occasione di indagine di panorami espressivi liberamente personali.
Un carattere che emerge in maniera plastica da quella sorta di discorso tripartito incastonato al centro di questo album – e titolato, in sequenza, “Suite et poursuite I”, “II” e “III” – in cui la scrittura originale di Giuliani si confronta con gli stilemi ereditati dal repertorio qui richiamato e che, per quanto indiretto e astrattamente ideale, immerge le proprie radici nelle atmosfere lasciate in eredità dall’immaginario espressivo tratteggiato dai fraseggi del sax di Parker. Un panorama musicale palesemente fecondo, che stimola i due musicisti qui impegnati a spingersi in peregrinazioni interpretative dalla genuina vitalità.
Un dato che, al di là delle pagine originali – nell’ambito delle quali, oltre alla trilogia già citata, si deve registrare anche il titolo “Dream House”, sempre firmato da Giuliani – si palesa nelle fresche reinterpretazioni di brani dello stesso Parker quali “Ah-Leu-Cha”, “Quasimodo” – con i suoi profumi armonici che rimandano idealmente a “Embraceable You” di George Gershwin – o ancora la vivace “Be-Bop”, rilette dai Giuliani e Lussu con convinta affinità di intenti.
Un approccio confermato anche nella morbida rilettura di “Lover Man”, brano scritto da Jimmy Davis, Roger Ramirez e James Sherman, e ribadito dalla convincente “Donna Lee”, interpretazione che chiude l’album e che rappresenta l’ultimo tributo diretto al sax, e alla musica in generale, di Bird. (© Gazzetta di Parma)