Psychosis. Homage To Bernard Herrmann
Carla Marciano Quartet, «Psychosis. Homage To Bernard Herrmann», Challenge Records 2019, 1 CD.
Il rapporto di frequentazione e scambio tra due forme espressive tipiche del Novecento come il cinema e la musica jazz vanta diversi modelli anche molto differenti tra loro. Basti pensare, per esempio, al film del 1959 di Otto Preminger “Anatomia di un omicidio”, dove l’autore della colonna sonora Duke Ellington appare anche in una scena mentre suona a quattro mani il pianoforte con il protagonista James Stewart. O ancora l’uso affatto differente che Nanni Moretti ha fatto delle note tratte dal concerto di Colonia di Keith Jarrett nel suo omaggio a Pasolini presente nel film “Caro diario” (1993).
Due tra i tantissimi esempi di rapporto tra cinema e jazz, una relazione che trova in questo recente disco di Carla Marciano un ulteriore punto di vista, grazie alla rilettura offerta da parte della sassofonista salernitana di alcune delle pagine più significative Bernard Herrmann, tratte dalle celebri colonne sonore dedicate ai film di Alfred Hitchcock ma non solo. A brani quali “Theme from “Marnie” (Prelude)” e “Theme from “Psycho” (Prelude)”, o ancora ai due omaggi alle musiche di “Vertigo” (“Prelude” e “Scene D’Amour”), il sax e la fantasia musicale della Marciano hanno infatti affiancato rivisitazioni ispirate a “Taxi Driver” di Martin Scorsese e a “Twisted nerve” di Roy Boulting, il cui tema è stato poi ripreso in “Kill Bill” da Quentin Tarantino.
Una carrellata di suggestive atmosfere sonore che ha trovato una dimensione piacevolmente efficace nel lavoro di reinvenzione e improvvisazione proposto dalla stessa Marciano, assecondata con bella affinità da Alessandro La Corte (piano e tastiere), Aldo Vigorito (contrabbasso) e Gaetano Fasano (batteria).
Un coinvolgente viaggio, assieme personale e collettivo, in un immaginario musicale abitato da tratti melodici e screziature free, e arricchito da un omaggio finale offerto a un altro grande compositore di musiche per film come John Williams, qui rievocato grazie alle note del tema dal film “Harry Potter”. (© Gazzetta di Parma)