Nel Canto Presente
Beatrice Arrigoni & Fabrizio Carriero, «Nel Canto Presente», Honolulu Records 2021, 1 CD.
Uscito all’inizio del mese di giugno, questo disco di Beatrice Arrigoni (voce, effetti, percussioni) e Fabrizio Carriero (batteria, percussioni, zither) ci propone un’originale indagine tra poesia e musica.
Un percorso dove i due linguaggi si fondono attraverso i suoni, miscelati con delicata pregnanza in una successione di brani nei quali il segno espressivo si intreccia con rimanti fonetici e soluzioni ritmiche variegate.
Gli otto brani qui raccolti rappresentano quindi altrettante tappe nelle quali i due artisti restituiscono un immaginario evocativo, fatto di frammenti espressivi in un dialogo tra voce e scarti percussivi.
Una tavolozza sonora dove le parole dei diversi testi scelti per questo lavoro divengono ora segni evocativi, ora duttile materiale strumentale, dove la pronuncia, l’effetto vocale, la ripetizione si rivelano tasselli di un mosaico immerso in un fluire ritmico-percussivo ora lieve ora incalzante.
Un tracciato di ascolto personale, che viene descritto come un «omaggio alla poesia italiana contemporanea rielaborata tramite la musica nei suoi aspetti più evocativi e sperimentali.
Milo De Angelis, Paola Loreto, e Silvia Bre sono alcuni degli autori protagonisti di questo lavoro di ricerca che riflette sul rapporto tra improvvisazione e composizione, tra linguaggio e metalinguaggio».
Dall’iniziale “Segno elementare”, con testo della stessa Arrigoni, passando, tra gli altri, da titoli quali “Occhi di pietra” (Silvia Bre), “Alza il canto” (Giuseppe Goffredo) o ancora “Addio lingua” (Bruno Lugano), la ricerca sperimentale di questi due musicisti si rivela il risultato di un delicato equilibrio tra schegge espressive estemporanee e combinazioni sonore materiche e pregnanti, offrendo un esempio di indagine linguisticamente stratificata dagli esiti decisamente interessanti. (© Gazzetta di Parma)