La regola del gioco
Raffaele Alberto Ventura, «La regola del gioco», Einaudi 2023 (X – 222 pp.)
Se comunicare in maniera efficace è sempre più complicato, comunicare senza far danni sta diventando altrettanto fondamentale.
Come annota Raffaele Alberto Ventura – analista per il Groupe d’études géopolitiques di Parigi, collaboratore della rivista «Esprit» e già autore per testate quali «Wired», «Esquire» e «Harvard Business Review Italia» – nell’era di internet e dei social network «lasciamo tracce durature e siamo letti potenzialmente da chiunque.
Cosa potrebbe andare storto in questo processo? Molte cose. Potremmo offendere un solo individuo, se va bene, o un milione di persone in una volta sola, se va malissimo».
Esempi, in questo senso, ne vediamo ormai quotidianamente, attraverso confronti online che magari partono in sordina, con misurati scambi di punti di vista differenti, per degenerare in un crescendo di “botta e risposta” che sfocia in una bagarre di opinioni polarizzate tra fazioni opposte e contrapposte.
Meccanismi che, se ormai siamo soliti osservare con rassegnata consuetudine, dobbiamo cercare di governare con sempre maggiore efficacia e consapevolezza, in particolar modo se abbiamo a che fare con il panorama della comunicazione istituzionale o aziendale.
In questo senso il libro di Ventura ci offre diversi spunti di approfondimento, partendo dal presupposto, tanto scontato quanto sovente disatteso, che «la comunicazione richiede competenze articolate. Come prima cosa bisogna imparare un alfabeto e una lingua, questo diamolo per scontato. Ma dobbiamo inoltre conoscere i codici culturali: ovvero quello che si può dire o non si può dire in funzione del luogo, del momento e dell’interlocutore che ci troviamo davanti».
Padroneggiando, in sostanza, le regole di quel gioco complesso chiamato, appunto, comunicazione. (© Gazzetta di Parma)