Infinity
Michele Fazio World Trio, «Infinity», Abeat Records 2023, 1 CD.
La sintesi rappresentata dalla freschezza inventiva da un lato e dalla naturalezza dei dialoghi dall’altro che emerge dai dieci brani raccolti in questo recente lavoro discografico appare come la cifra distintiva di una formazione strumentale che unisce tre musicisti di paesi e tradizioni differenti.
Il Michele Fazio World Trio raccoglie, infatti, sotto la guida del pianista e compositore pugliese, la violinista e cantante giapponese Aska Maret Kaneko – già ospite dello stesso Fazio nel suo album di qualche anno fa titolato “Free” – e il bassista argentino Carlos “El Tero” Buschini. Tre visioni espressive differenti – arricchite dalla presenza in tre tracce della fisarmonica di Fausto Beccalossi – che restituiscono un amalgama fluido e compatto, capace di assumere le differenti declinazioni che prendono corpo nei diversi brani.
Una raccolta di composizioni che mettono a valore il talento comunicativo e l’istinto melodico dello stesso Fazio, alimentato da un’esperienza che comprende collaborazioni sia in ambito popular – tra gli altri Antonella Ruggiero, Fabio Concato, Francesco Tricarico, fino ad artisti stranieri quali l’inglese Mick Abrahams, primo chitarrista dei Jethro Tull – sia in qualità di autore di musica per film, ambito nel quale si possono ricordare le esperienze maturate con registi quali Mino De Cataldo e Sergio Rubini.
Un retroterra che il pianista mette a valore ricamando tessuti ritmico armonici reiterati dalla presa immediata, sui quali si innestano da un lato i distesi disegni melodici del volino e della voce della Kaneko – sempre misuratamente eleganti nel tratteggiare le proprie oasi liriche e assecondare le curve melodiche condivise – e dall’altro gli inserti del contrabbasso di Carlos Buschini, densi nel loro intridere la materia sonora delle diverse composizioni.
Sia l’iniziale brano eponimo sia componimenti come “Jazmin” o “Instinct” nascono da un lavoro compositivo collettivo, che lascia comunque spazio – in una miscela di rimandi jazzistici europei uniti a suggestioni asiatiche e profumi sudamericani – a creatività individuali come “Profumo di Luna Crescente”, firmato dalla Kaneko, “El Paso del Lagarto”, composto da Buschini, fino ad arrivare a “Secret Love”, “La Festa” o la finale “Sunrise”, tutte creazioni dello stesso Fazio. (© Gazzetta di Parma)