Hellmann, atmosfere delicate e intime
Alessandro Hellmann, «Come prati a primavera», Maremosso Edizioni Musicali 2019, 1 CD.
A dodici anni di distanza da “Summertime Blue”, lavoro discografico registrato in analogico in presa diretta con un sestetto jazz in una fattoria polacca nello spazio di un giorno, Alessandro Hellmann torna alla musica con le atmosfere delicate e intime di “Come prati a primavera”.
Scrittore, poeta, drammaturgo e autore di canzoni per numerosi artisti – tra cui Simone Cristicchi, Rosario Di Bella, Juri Camisasca, Irene Fargo, Roberto Michelangelo Giordi e Anna Maria Castelli – Hellmann raccoglie in questo nuovo lavoro dieci canzoni, dieci meditazioni musicali in cui le parole si distendono sul tappeto di intrecci sonori riflessivi e raffinati.
Il disco è un percorso corale, frutto di collaborazioni che coinvolgono musicisti come Michelangelo Brandimarte – suoi arrangiamenti e produzione, oltre alla gestione di basso e contrabbasso –, Manuel Trabucco (sax), Pietro Di Domizio e Matteo Di Battista (chitarre), Luca Di Battista e Claudio Bollini (batteria) Fabio D’Onofrio (piano e synth) Giorgio Distante e Jorge Rò (tromba), Alice Pelle (voce) e Quartetto d’ archi Cablis.
Alcuni brani condividono il segno creativo di queste collaborazioni: è il caso, per esempio, di “Il suono del tuo nome”, il cui apporto musicale di Rosario Di Bella è riconoscibile nella curva armonica della melodia. In altri casi il lavoro di composizione e di interpretazione di Hellmann emerge in maniera più limpida, come in “Matilde forte in battaglia”, “Niente è come appare”, o “Mai troppo grandi”, arrivando ai momenti più intimi di “Prima di domani” e “Dopo il temporale”.
Hellmann in questi suoi dieci tratteggi cantautorali pare raccogliere la lezione, tra gli altri, di Fabrizio De André, declinata attraverso un gusto misurato e personale, che è piacevole ascoltare e riascoltare. (© Gazzetta di Parma)