Halaesa
Alessandro Presti Quintet, «Halaesa», CamJazz 2016, 1 cd.
Forte di diverse collaborazioni che gli hanno permesso di affinare la propria personale attitudine interpretativa, il trombettista Alessandro Presti – che, tra l’altro, abbiamo potuto apprezzare al fianco di Robert Bargad, Roberto Gatto, Darryl Hall e Piero Odorici nel settembre scorso in occasione di “Culatello & Jazz” – è arrivato a realizzare il suo primo lavoro discografico a proprio nome, pubblicato qualche mese fa dall’etichetta CamJazz. Ad affiancare il giovane musicista troviamo un gruppo di colleghi come il sassofonista Daniele Tittarelli, il pianista Alessandro Lanzoni, il contrabbassista Gabriele Evangelista e il batterista Francesco Ciniglio, capaci di dare forma ad un quintetto dall’affiatato interplay. I nove brani qui raccolti sono tutte composizioni originali di Presti, che rivela fin dalla prima traccia “Blood Count” una facilità melodica che si presenta come una delle sue caratteristiche più evidenti, assecondata dal carattere immediato e accattivante dell’impasto strumentale attraverso il quale prendono corpo le composizioni proposte. Brani come “Plin”, “Ma L’Anima Non…” o “Gae’s Theme” – solo per citare le composizioni che ci appaiono più riuscite – rivelano ascendenze hard bop immerse in una pasta espressiva equilibrata nel passare da percorsi dinamici vivaci a momenti più riflessivi, miscelando il tutto attraverso una misura di fondo che ne evidenzia la palese facilità di ascolto. Un carattere, quest’ultimo, che viene confermato anche in “Intro”, oasi improvvisativa che chiude l’album e che Presti condivide con Lanzoni. (© Gazzetta di Parma).