Il violino ispirato di Kremer
Applausi al Regio di Parma per il musicista lituano e la giovane coreana Clara-Yumi Kang
Una suggestione intensa, nutrita da un segno interpretativo disegnato con densa limpidezza espressiva: questa è l’impressione regalata dal bel concerto che vedeva protagonisti i due violini di Gidon Kremer e della giovane coreana Clara-Yumi Kang, ospitato nell’ambito del cartellone concertistico del Teatro Regio di Parma. Il programma partiva da sei dei ventiquattro preludi per violoncello solo op. 100 composti nel 1968 da Mieczysław Weinberg e trascritti per violino dallo stesso Kremer, il quale ha saputo restituire i caratteri suggestivi di una scrittura musicale dal fascino strutturale misurato, carattere stemperato dalla maggiore liricità che permeava la Sonata per due violini op. 69 che il compositore sovietico di origine polacca aveva pubblicato quasi dieci anni prima. Un brano la cui interpretazione ha confermato la rodata affinità tra Kremer e Clara-Yumi Kang, già ben delineata nell’intensa lettura di Hay que caminar soñando di Luigi Nono…continua a leggere… (© Il giornale della musica)