Isk
Federica Michisanti Trioness, “Isk”, Filibusta Records 2016, 1 cd.
Distribuito nello scorso mese di gennaio, questo secondo lavoro discografico di Federica Michisanti presenta in maniera solida e pregnante la sua personale visione musicale attraverso dodici brani nei quali l’artista romana dialoga con naturale affinità con i compagni che compongono la sua formazione strumentale “Trioness”, vale a dire Matt Renzi, (sax tenore, clarinetto basso, corno inglese e oboe) e Simone Maggio (pianoforte). Un impasto timbrico assieme denso ed equilibrato, che trova nel contrabbasso della Michisanti un punto di riferimento ora sinuoso e delicato, ora compatto e consistente. Compositrice, bassista e contrabbassista, questa musicista riesce a tracciare linee immaginarie attraverso composizioni che rivelano un gusto raffinato, sia quando viene tratteggiato attraverso atmosfere distese e riflessive, come nell’iniziale “Hush”, sia quando si snoda in strutture più definite e riconoscibili, come in “Slow March”, dove l’incedere costante della linea di basso fa da sfondo a suggestive dimensioni armonico-timbriche. Oltre alle composizioni a sua firma, l’artista riesce a restituire una palese affinità interpretativa condivisa con gli altri componenti di questa formazione soprattutto nell’ambito delle quattro improvvisazioni che ritroviamo sparpagliate tra un brano e l’altro, sorta di oasi espressive caratterizzate da atmosfere tra loro anche molto differenti. Un dato, questo, che completa idealmente un mondo musicale decisamente piacevole e accogliente, suggellato dal brano finale “Al Jabal”, una delle composizioni più riuscite dell’album. (© Gazzetta di Parma)