Questo tempo
Beatrice Arrigoni, Luca Di Battista, Nazareno Caputo, Stefano Battaglia, «Questo tempo», Da Vinci Jazz 2022, 1 CD.
Un viaggio tra musica e poesia, un percorso collettivo in equilibrio tra una materia sonora dall’originale sapore contemporaneo e un flusso di immagini liriche segnate da un’estemporanea libertà espressiva. Questo è il panorama che prende forma, brano dopo brano, dall’ascolto di questo lavoro che unisce quattro musicisti attorno ad una selezione di poesie di autrici italiane collocate tra Novecento e ambito contemporaneo, nell’intento di perlustrare le potenzialità di una miscela creativa estremamente variegata.
Un carattere che viene restituito dalle interpretazioni di questo gruppo di artisti che si sono riuniti attorno alla figura del pianista e compositore Stefano Battaglia, nell’ambito del Laboratorio Permanente di Ricerca Musicale di Siena Jazz University coordinato dal musicista milanese. La voce di Beatrice Arrigoni, il vibrafono e la marimba di Nazareno Caputo e la batteria e le percussioni di Luca Di Battista si sono così cimentati nei dialoghi con il pianoforte dello stesso Battaglia, intrecciando ora immagini poetiche e rimandi sonori, ora tracciati melodico-armonici dal gusto astratto e grumi espressivi evocati dai tratteggi ispirati ai versi immersi nelle differenti composizioni.
Un susseguirsi di caratteri che, lungi dal percorrere tragitti descrittivi o meramente illustrativi, propongono visioni originali capaci di perlustrare un orizzonte espressivo al tempo stesso personale e condiviso, dove rimandi a differenti stilemi musicali tra tradizione sperimentale di matrice eurocolta e approcci improvvisativi di segno più squisitamente jazzistico si fondono in un impasto sonoro originale e pregnante.
Il percorso di ascolto intreccia in questo modo composizioni liriche di autrici quali Chandra Livia Candiani, Amelia Rosselli, Margherita Guidacci, Paola Loreto, Laura Pugno, Anna Maria Ortese. Testi dalle atmosfere poetiche anche molto differenti tra loro, innestati in un fluire musicale che prende forma attraverso si susseguirsi di composizioni dai titoli significativi come “Moltitudini”, “Mio disperato tempo”, “Verbiare”, “Chimera”, “Piegare le ali”, “Legno sardo” ed “Essere luna”.
Una successione di quadri espressivi variegati, una sorta di corona musicale e poetica con il brano eponimo incastonato al centro di un percorso di ascolto racchiuso tra le due parti de “Il dolore degli altri”, brano che apre e chiude questo intesto lavoro discografico. (© Gazzetta di Parma)