Duo Sutera Novali
Virginia Sutera – Ermanno Novali, «Duo Sutera Novali», AUT Records 2021, 1 CD
Lineare e pulito come il titolo didascalico che lo connota, questo disco restituisce la registrazione di una sessione improvvisativa che vede protagonisti Virginia Sutera al violino ed Ermanno Novali al pianoforte.
Registrato dal vivo nell’ambito della stagione concertistica della Società del Quartetto di Bergamo nel 2019 presso la storica Sala Piatti in occasione del tour di presentazione del duo Sutera-Novali e dell’International Jazz Day, l’album è stato pubblicato da AUT Records, etichetta discografica dedicata alla musica sperimentale e di ricerca, vale a dire un panorama sonoro che non vuole riferirsi a uno specifico genere musicale, equidistante quindi da qualsiasi linguaggio specifico.
In questo quadro, decisamente in linea con la visione programmatica espressa da questa stessa etichetta si rivela il lavoro di Virginia Sutera ed Ermanno Novali raccolto in questo album, disegnato senza soluzione di continuità attraverso un fluire musicale che si coagula in una suite unica composta dal vivo in occasione dello stesso concerto bergamasco improvvisando in tempo reale.
Una registrazione suddivisa poi nel disco in cinque sezioni che documentano il tratteggio compositivo ottenuto coniugando un impianto improvvisativo in egual misura tratto dalla tradizione jazzistica così come derivato da una frangia idealmente ispirata alla musica di matrice classico-contemporanea.
Un approccio rilevato nelle note che accompagnano il disco stesso anche da François Papirer, membro dell’ensemble Les Percussions de Strasbourg, formazione fondata nel 1962 e dedita al repertorio di musica classica contemporanea, che parla di «influenze da Béla Bartók a Conlon Nancarrow».
Al di là dei rimandi evidenziati da Papirer, nel dialogo ora disteso ora più serrato intessuto dal violino di Virginia Sutera e dal pianoforte di Ermanno Novali emergono anche, tra gli altri, ideali rimandi bachiani – in particolare nelle peregrinazioni solistiche del violino raccolte nella parte IV di questa registrazione – oltre ad altri riferimenti più trasversali, testimoni di una ricerca sonora giocata senza confini linguistici ma atta a indagare, al tempo stesso, il versante timbrico così come il dialogo “free”.
Uno scambio strumentale ed espressivo originale, insomma, in grado di restituire una visione nel complesso dinamica e personale della dimensione improvvisativa in chiave contemporanea. (© Gazzetta di Parma)