popOFF!
Cristina Zavalloni, Paolo Fresu, Cristiano Arcelli, Marco Bardoscia, Dino Rubino, Quartetto Alborada, «popOFF!», Tǔk Music 2021, 1 CD.
Nel periodo delle festività natalizie una delle attività che sovente ci troviamo a svolgere, tra una sfida culinaria e l’altra, è quella sorta viaggio nel tempo rappresentato dallo scorrere di vecchie foto custodite in scrigni ideali – siano essi album rilegati o scatole di recupero – e riesumati giusto per condividere alcuni momenti postprandiali con parenti e amici. Quella sequela di immagini che ci ritraggono dalla nostra infanzia fino a un’incipiente adolescenza (e oltre) esercita di solito un effetto singolare sul nostro animo, una miscela che unisce una divertita melanconia a una vivace riscoperta di dettagli e rimandi che ci sorprende ogni volta.
Se sostituiamo le foto con le canzoni, lo stesso effetto lo possiamo ritrovare ascoltando questo disco dedicato al repertorio dello “Zecchino d’Oro”, vale a dire quel concorso canoro dedicato ai bambini, nato nel 1959, che ha attraversato i decenni seminando ricordi indelebili nelle diverse generazioni.
Un lavoro che ha coinvolto artisti quali Paolo Fresu, Cristiano Arcelli, Dino Rubino, Marco Bardoscia, il Quartetto Alborada, oltre a Cristina Zavalloni, figlia di Paolo Zavalloni (aka Zavallone), per anni direttore artistico dell’Antoniano (1989-2003). Brani iconici come “Il valzer del moscerino”, “Il caffè della Peppina” o “Quarantaquattro gatti”, fino alla classica “Lettera a Pinocchio” o la più attuale e green “Il katalicammello”, ci trasportano in una varietà di atmosfere e ricordi dove ognuno può ritrovare il suo personale riverbero di memoria.
Il tutto miscelato con gusto jazzy accessibile ma non banale, sostenuto in particolare dal pianoforte di Rubino, brillante per varietà armonica e stilistica, dalla voce della Zavalloni, impegnata a vagare con fantasiosa intraprendenza tra un registro e l’altro, e l’ormai classico mix di tromba, flicorno ed effetti di Fresu. (© Gazzetta di Parma)