Franco D’Andrea. Un ritratto
Flavio Caprera, “Franco D’Andrea. Un ritratto“, EDT 2021, pp. 232.
Celebrare gli ottant’anni di un artista come Franco D’Andrea significa rendere omaggio a una personalità capace di coniugare una tensione creativa originale e feconda con un carattere umano coltivato nelle tante collaborazioni così come nella sua attività di didatta.
Nato l’8 marzo 1941 a Merano, pianista, compositore, arrangiatore e leader di diverse formazioni, D’Andrea è stato protagonista di una lunga carriera nel corso della quale si registrano più di 160 dischi e 20 premi Top Jazz. Capace di esprimere uno stile musicale variegato e personale, nel suo percorso questo artista si è rivelato un modernizzatore autentico, in grado di traghettare il jazz da una concezione orientata alla ripetizione delle forme e dei generi americani al nuovo stile che ha contraddistinto la sensibilità italiana nel mondo.
Un profilo che emerge bene dalle pagine di un libro uscito proprio in occasione del compleanno dell’artista e titolato Franco D’Andrea. Un ritratto (EDT 2021, pp. 232), nelle quali il giornalista e scrittore Flavio Caprera ricostruisce il percorso del pianista e compositore, ripercorrendo l’intera evoluzione della personalità e del linguaggio di D’Andrea attraverso le sue numerose e diverse fasi artistiche e progettuali.
Un racconto plasmato grazie alla sedimentazione di anni di conversazioni con il musicista oltre che da un’attenta raccolta di dati, documenti e testimonianze, che ci permette di ripercorrere un tracciato che va dagli anni giovanili al Modern Art Trio, passando per l’esperienza jazz-rock del Perigeo e le molte illustri collaborazioni artistiche successive, per arrivare infine ai recenti, fertilissimi anni. Una narrazione che si snoda attraverso i sei capitoli raccolti in questo volume – “Gli anni giovanili, Louis Armstrong, gli strumenti a fiato e la formazione”, “Gli anni bolognesi e il primo periodo romano”, “Milano e il ritorno a Roma”, “Il Perigeo”, “Una “nuova” vita” e “Una nuova giovinezza” – completato da utili apparati quali una discografia ragionata e la bibliografia.
Un libro, questo, che si rivela un prezioso strumento per conoscere la vita e l’arte di uno dei più importanti musicisti della storia del jazz europeo, come emerge anche dalle note che Enrico Rava consegna alla prefazione di questo volume: «D’Andrea è un talento unico, così pieno di musicalità da riuscire a decodificare in breve tempo il segreto di qualunque strumento […]. Franco è un uomo molto speciale. In primo luogo è la persona più morigerata della terra[…]. Malgrado le sue abitudini non coincidano con lo stereotipo del jazzista, lui lo è all’ennesima potenza […]. Genio e regolatezza». (© Gazzetta di Parma)